Abbiamo chiesto a Fabrizio Belli, imprenditore titolare di GBM lavorazioni S.r.l. di Pisogne, di rispondere al alcune domante per meglio comprendere quale sia il fattore che spinge un imprenditore ad affidarsi ad un consulente industriale e cosa lo stesso imprenditore si aspetti da questa collaborazione. In un contesto industriale sempre più competitivo e dinamico, caratterizzato da continui cambiamenti e innovazioni tecnologiche, è importante dotarsi di strumenti che permettano di cavalcare l’onda del cambiamento senza farsi travolgere. Le officine meccaniche cercano sempre più spesso il supporto di consulenti per aumentare il livello di controllo sulla fabbrica e della sua efficienza, in ottica di migliorare sempre di più la competitività sul mercato. L’imprenditore, spesso in ottica «fai da te», attua azioni volte a migliorare il controllo della sua fabbrica che si basano sul know-how acquisto negli anni. Spesso l’esperienza dell’imprenditore, che resta sempre il fattore di successo più efficace nella costruzione di un valido sistema di controllo, viene affossata dagli eccessivi carichi di lavoro giornalieri. In realtà, se un imprenditore vuole attuare un efficace controllo di gestione non è necessario stravolgere le modalità operative o il proprio modello di business: è sufficiente adottare alcune semplici misure che, nella generalità dei casi, sarebbero i primi spunti introdotti da qualsiasi consulente gestionale che punti a valorizzare l’esperienza dell’imprenditore stesso.